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lunedì 27 aprile 2009

BAHAISMO

Il Bahaismo è una religione monoteistica nata in Iran durante la metà del XIX secolo, i cui membri seguono gli insegnamenti di Bahá'u'lláh (1817-1892, imm.sinistra), il loro fondatore. Conta circa un numero di 7 milioni di fedeli in oltre duecento Paesi e territori di tutto il mondo. Gli aderenti al Bahaismo sono chiamati bahai.




Storia
« La Terra è un solo paese e l'umanità i suoi cittadini. »
(Bahá'u'lláh)
Il Bahaismo è una religione monoteistica che, seppur indipendente, si diparte dal tronco islamico per acquistare dignità e dottrina sua propria. È sorta in Persia (attuale Iran) nel XIX secolo e il fondatore della fede Bahá'í è stato Bahá'u'lláh (1817-1892), nobile persiano che per quarant'anni soffrì prigionia ed esilio, considerato dai bahai l'ultimo in ordine di tempo (ma non definitivo) profeta che è titolo dai bahai riservato a personaggi come Isaia, Daniele o Amos ed altri biblici. Per le persone del Báb e di Bahá'u'lláh i bahai riservano lo stesso titolo che danno ad Abramo, Mosè, Krishna, Buddha, Gesù, Muhammad e Zoroastro e cioè Manifestazioni divine e cioè esseri speciali dotati di corporeità umana ma la cui anima è manifestazione del Logos da non confondersi, però, con Dio altissimo vero e proprio che non condivide la sua sostanza infinitamente più alta con le manifestazioni del Logos: insomma gli uomini sono cosa distinta per essenza dalle Manifestazioni che a loro volta sono cosa distinta per essenza da Dio propriamente detto. I bahai fanno l'esempio dello specchio: Dio è come il sole, le Manifestazioni divine sono come lo specchio che riflette il sole; gli uomini vedono il sole attraverso lo specchio. Bahá'u'lláh era un seguace del Babismo, un nuovo movimento religioso indipendente nato nell'ambiente islamico. Nel 1844 a Shiraz in Persia un giovane mercante, soprannominato in seguito il Bāb (in arabo e persiano = la porta), aveva annunciato la venuta del grande educatore universale tanto atteso. Questo profeta, che dava fastidio all'ambiente clericale islamico, nel 1850 venne martirizzato ("settecentocinquanta colpi sono stati tirati su di lui, ma il Báb non era morto"). Analoga sorte venne riservata ai suoi discepoli. Il suo corpo venne trasportato sul monte Carmelo sotto la direzione di Bahá'u'lláh e dopo essere rimasto nascosto per anni in vari luoghi segreti onde sottrarlo allo scempio dei suoi nemici.
Nel 1863 uno dei seguaci del Báb, un nobile persiano di Teheran, prese il nome di Bahá'u'lláh (letteralmente "la gloria di Dio") e rivelò di essere il promesso annunciato dal Báb. Perseguitato e costretto all'esilio, morì in prigionia nel 1892. Il suo corpo riposa nella tomba a Bahjì, poco distante da Akka in Palestina, e perciò vicinissimo al monte Carmelo, ed è, per i bahai, il Punto di Adorazione a cui si volgono durante alcune loro preghiere specialmente dedicate. Ricapitolando: Ad Haifa , città ai piedi del Carmelo, è stato eretto il mausoleo del Bab che è la Sua tomba e uno dei due luoghi sacri più importanti della religione bahai. Vicino a Haifa, e cioè a Bahjì presso Akka, riposa il corpo di Bahá'u'lláh e la Sua sepoltura è l'altro dei due più importanti luoghi sacri del Bahaismo. Questi due luoghi sono sacri al massimo e identico grado per i bahai perché sia il Bab che Bahá'u'lláh sono per loro le Manifestazioni divine gemelle per questa era. Alcune sue opere sono Il libro più santo, Il libro della certezza, Le sette valli, Le parole celate. I bahai considerano il periodo compreso tra la dichiarazione del Báb nel 1844 e la scomparsa nel 1921 di ‘Abdu'l-Bahá come l'"Età eroica" della Fede. Durante questo periodo i primi credenti sperimentarono grandi persecuzioni e furono poste le loro fondamenta in numerosi paesi nel mondo. Il periodo successivo al 1921 viene descritto come l'"Età formativa". Shoghi Effendi (1897 - 1957, imm.sinistra) caratterizzò quest'era come coincidente con l'emergere della religione bahai dall'oscurità, attraverso lo stabilirsi della "maturazione" delle sue istituzioni amministrative e grazie all'espansione del credo in tutto il mondo. Shoghi Effendi, interpretando fedelmente gli scritti di Bahá'u'lláh, indicò che l'Età formativa sarebbe stata seguita da una situazione di crisi mondiale tale da costringere i popoli e le nazioni — sebbene ancora incoscienti della grandezza del Bahaismo — a rivedere i loro concetti di politica internazionale fondando una confederazione mondiale, dotata di vero governo mondiale espressione di un vero parlamento mondiale eletto dai popoli del mondo e non dai loro governi, e dotata, inoltre, di un tribunale internazionale per dirimere le contese di interessi tra nazioni ed evitare la guerra con sentenze vincolanti fatte valere da uno stabile esercito mondiale con totale abolizione degli eserciti nazionali da esso sostituiti; questa situazione di unità confederale mondiale e semplice cessazione della guerra è definita "Pace Minore" a cui poi, nei secoli, seguirà una futura età d'oro in cui la religione bahai sarà abbracciata dalla maggioranza delle persone in un gran numero di stati confederati del mondo e che viene chiamata "Pace Maggiore" e nella quale l'unità mondiale non sarà solo istituzionale e confederale ma anche sentita dai popoli come parte ed espressione dell'unità divina.
Dottrina
Il principio fondamentale del Bahaismo è che la verità religiosa non sia assoluta, ma relativa. Il messaggio essenziale di Bahá'u'lláh è quello dell'unità: c'è un unico Dio inconoscibile, che progressivamente si rivela all'umanità attraverso il suo verbo che si manifesta nei vari messaggeri divini. Tutte le religioni sono viste come stadi della rivelazione della volontà e degli scopi di Dio. Per questo motivo, anche se la religione bahai non è tradizionalmente inclusa nelle religioni di Abramo, ne riconosce tutti i protagonisti. La Rivelazione Divina è un processo ininterrotto e progressivo; tutte le grandi religioni del mondo hanno origine divina, i loro insegnamenti sono sfaccettature di un'unica verità. il Bahaismo afferma quindi che esiste un solo Dio e che esiste una sola religione; tutte le Manifestazioni di Dio fanno parte dell'identica catena di Rivelazioni Divine e sono stati inviati sulla terra per educare l'umanità. I suoi credenti considerano la vita di Bahá'u'lláh, le sue opere e la sua influenza pari a quelle delle altre Manifestazioni di Dio, come per esempio Abramo, Krishna, Mosè, Zoroastro, Buddha, Cristo e Maometto. I bahai considerano il loro iniziatore, nella successione dei Messaggeri Divini, il più recente. Lo scopo ultimo della religione bahai è l'unità del genere umano e la pace universale. Dice Bahá'u'lláh in un Suo scritto: "La Terra è un solo paese e l'umanità i suoi cittadini". La fede tende all'instaurazione di una comunità mondiale in cui tutte le religioni, razze, credenze e classi siano strettamente e definitivamente unite. Secondo Bahá'u'lláh una società globale per poter fiorire deve basarsi su certi principi fondamentali, che includono: la libera indipendente ricerca della verità, l'eliminazione di tutte le forme di pregiudizio; piena parità di diritti tra uomo e donna; riconoscimento della unicità essenziale delle grandi religioni mondiali; unicità di Dio, eliminazione degli estremi di povertà e ricchezza; istruzione universale; armonia tra religione e scienza; equilibrio sostenibile tra natura e tecnologia; una lingua ausiliaria universale e lo stabilirsi di un sistema federativo mondiale, basato sulla sicurezza collettiva.
Stile di vita
Preghiera e meditazione personale, coinvolgimento in attività volte alla pace mondiale e al rispetto dei diritti dell'uomo. Digiuno da cibi solidi e liquidi annuale di diciannove giorni dall'alba al tramonto tra il 2 e il 20 marzo, a differenza degli islamici che lo fanno per ventinove giorni e in periodo dell'anno sempre diverso: mese lunare islamico del digiuno. Astensione dall'attivismo partitico e dalla semplice iscrizione ai partiti in quanto la politica democratica è benedetta se non muove dalla difesa stabile e istituzionale di una parte economica o sociale: si deve decidere nel merito e solo nei luoghi deputati come il parlamento ma con parlamentari liberi da partiti e "vincolo di mandato"; obbedienza alle leggi in vigore nel paese di residenza tranne nel caso di richiesta di abiura della fede - caso non ipotetico poiché in taluno stato islamico ciò viene richiesto ai bahai spesso sotto minaccia di pena capitale. Tolleranza e rispetto della diversità. Lavoro non visto come fonte di mero guadagno ma visto al servizio di se stessi, della famiglia e della società che diventa un aspetto principale e fondativo del culto di Dio perché Dio ama la perfezione nel lavoro che è un vero e proprio atto di culto. Apporto alla vita comunitaria e alla democrazia consiliare elettiva interna che vede tutti i credenti, di entrambi i sessi, impegnati nella amministrazione interna religiosa con istituzioni guida consiliari elette e istanze di democrazia religiosa assembleare chiamate feste del diciannovesimo giorno perché si svolgono ogni diciannove giorni e totale conseguente sparizione tra i bahai di ogni forma clericale dedicata e professionale.
Struttura
Alcuni considerano il Bahaismo come la più giovane tra le religioni organizzate. La comunità mondiale è costituita da una rete di consigli locali, nazionali ed internazionali. Ha un unico sistema di amministrazione globale, con consigli governativi elettivi in più di diciottomila località. Riconosciuta dall'ONU come organizzazione internazionale, la sede centrale è a Haifa sulle falde del monte Carmelo dove risiede la Casa Universale di Giustizia che è un consiglio formato da nove credenti eletti ogni cinque anni, con elezioni a scrutinio segreto e senza candidature da una convenzione internazionale di delegati di tutte le nazioni eletti a loro volta nelle nazioni con lo stesso metodo. Grandi elettori attivi di questa convenzione internazionale sono questi delegati ed eleggibili passivi a membri della Casa Universale di Giustizia sono i credenti di tutto il mondo che siano maggiorenni. I fedeli sostengono che la religione bahai ha resistito con successo al ricorrente impulso di frazionarsi in sette e gruppuscoli, mantenendo la sua unità a dispetto di una storia turbolenta quanto quella di altre religioni dell'antichità. I bahai hanno avviato numerosi piccoli progetti rurali di sviluppo economico e sociale in varie parti del mondo.
L'ufficio di sacerdote non esiste nella religione. I bahai non usano avvalersi di templi o chiese in cui radunarsi: tutti sono liberi di professare la loro fede in qualsiasi luogo ritengano più opportuno. È solito accogliere fedeli nella propria abitazione.


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