Questo BLOG è il risultato di una vasta ricerca sulle maggiori religioni diffuse nel mondo. Qui potrete trovare una spiegazione obbiettiva delle credenze, delle divinità e del pensiero dei vari culti.

giovedì 9 aprile 2009

MITOLOGIA CELTICA

La mitologia celtica è l'insieme dei miti, delle saghe e delle credenze religiose diffuse tra la civiltà dei Celti.
Le fonti scritte
Gli antichi celti praticavano la scrittura, ma la ricostruzione della religione celtica presenta alcune difficoltà, causate da motivi di ordine storico e documentario. I celti facevano uso della scrittura solo a fini pratici per intestare dediche alle divinità o nei casi di iscrizioni funebri e marchi di proprietà.
Il patrimonio religioso veniva tramandato solo per via orale e creatori di esso erano i "druidi" (termine che potrebbe significare "gli esperti della quercia"), le loro funzioni variavano e oltre ad essere sacerdoti, a volte comparivano anche nella veste di poeti, storici, giuristi.
Altre fonti sono quelle greche e romane, ma anch'esse hanno dei limiti insuperabili dovute in parte al pregiudizio classicocentrico, in cui si mettono in risalto i particolari barbarici della religione celtica o quegli elementi che la differenziavano dal paganesimo greco-romano. Nessun testo pervenuto tratta sistematicamente ed organicamente la mitologia celtica.
I druidi
Poco conosciuti sono ancora i riti druidici, anche se si sa con certezza dei frequenti sacrifici umani descritti da Cesare. Plinio, invece, descrive un culto arboreo collegato ad elementi astronomici: la raccolta del vischio che cresceva sulle querce, i cui boschi erano sacri per i druidi. Il sacerdote vestito di bianco saliva su un albero e tagliava il vischio con un falcetto d'oro nel sesto giorno della luna nuova. Seguiva il sacrificio di due tori bianchi tra canti religiosi. È ipotesi ormai assodata quella del legame tra il culto druidico e dei megaliti, in particolare dei menhir. I druidi avevano conoscenze astronomiche testimoniate dal misterioso sito di Stonehenge, interpretato come un antichissimo calendario celeste in grado di prevedere, in base all'incidenza dei raggi solari tra i monoliti, cicli stagionali ed eclissi.
Il pantheon gallico
Nel "De bello gallico" Cesare elenca le principali divinità celtiche di cui fa una interpretatio latina, dando a ciascuna di esse il nome della divinità romana o greca con cui a sua giudizio andava identificata. Lucano invece conserverà i nomi esotici, tra questi si devono ricordare Teutates che corrisponde al Mercurio romano che spesso viene placato con sangue umano, Esus dio della guerra, Taranis rappresentante il Dis-Pater, Lug che riceve l'epiteto di samildanach ("che possiede tutte le arti") a cui è dedicato un racconto, "La battaglia di Moytura". Il dio Ogmios viene identificato da Luciano di Samosata con l'Eracle greco, anche se era in realtà un vegliardo con i capelli canuti, la pelle rinsecchita e la fronte rugosa che si dice essere stato l'inventore dell'alfabeto irlandese: l'ogam. Un debole legame c'è tra Apollo e Belenus o la divinità Atepomaros che significa "che possiede tanti cavalli", definito altrove come Maponos ("il giovane ragazzo") figlio di Dagda "il dio buono" e la dea Boann ("colei che concede vacche ai suoi devoti").
Il dio della medicina è invece Dian Cecht, che prepara una mirabile protesi d'argento per Nuadu Airgetlam a cui in combattimento era stata mozzata una mano. I morti invece si recano dal dio irlandese Donn "lo Scuro", una divinità minore che abita nel Tech Duinn presso le coste irlandesi. Tra le divinità femminili vanno ricordate Birgit che spesso viene associata a Minerva, Epona dea dei cavalli da associare alla romana Demetra e Sirona dea delle acquee dolci e della bianca luce lunare. Esistono anche due dei silvestri Sucellus e Nantos e soprattutto il dio Cernunnos ("cornuto"), che ha le corna di cervo.
Il culto delle Matronae
Le celtiche Matronae sono l'incarnazione della maternità. Nelle figurazioni non compaiono mai sole, ma sempre in gruppo e formano quasi sempre una triade. Esse rappresentano un complesso insieme di forze positive ornate di spighe e frutti a simbolo di una perenne fruttuosità. Non appartengono al pantheon ufficiale, ma rappresentano precise realtà locali o sociali, il loro culto è legato ad un'idea di fiducia gratuita. Prima di esistere nella religione celtica, appartenevano già ai culti indoeuropei.
Tradizioni gallesi
Due famose collezioni del XIV secolo, il "Libro bianco di Rhydderch" e il "Libro rosso di Hergest" contengono alcune tradizioni gallesi come quella della raccolta detta "Mabinogi". Altri racconti gallesi contengono tradizioni che gli studiosi definiscono come sciamaniche, il cui protagonista è Cei che si trasformerà nel lugubre Key del ciclo arturiano. Infine il modello gallese di Merlino è il poeta mago Taliesin che si vanta di possedere tutte le arti magiche dell'Europa e dell'Asia. Ma anche altri personaggi come Math, Gwydyon, figlio di Don (la dea Dana), Llwyd, ecc. sono capaci di imprese favolose.
Tradizioni irlandesi
Queste tradizioni ci raccontano la storia mitica dell'isola dopo il diluvio. I primi immigrati subiscono continuamente gli attacchi dei Fomori, esseri crudeli arrivati da oltremare. Una nuova ondata di immigrati porta le leggi e la società civile. Sono seguiti dai Túatha Dé Danann, le tribù della dea Dana, iniziati al sapere magico. Essi sono guidati dal Dio Lugh in persona nella grande battaglia di Magh Tuiredh contro la razza dei Fomoriani che vinta verrà per sempre bandita dall'Irlanda. Dopo la battaglia arriveranno i primi celti provenienti dalla Spagna. Le relazioni fra i celti e i Tuatha restano tese,come dimostrano le diverse battaglie che combattono gli uni contro gli altri. Finalmente i Tuatha si ritirano nell'Annw e cedono lo spazio visibile ai Celti.
Il ciclo eroico
Questo ciclo è detto di Ulster e ha come protagonista l'eroe Cù Chulainn, che risiede alla corte del re Conchobar, a Ulster. La regina Medhbh di Connacht invia un'armata per impadronirsi del toro bruno di Cuailnge e la gente di Ulster, per effetto di un sortilegio, non è capace di opporle resistenza. Ma Cù Chulainn lotterà da solo contro l'armata degli avversari e un combattimento feroce tra il toro bruno di Cuailnge e il toro di Connacht metterà fine all'epopea. La carriera del semi-dio Cù Chullain sarà breve, perché i suoi avversari lo uccideranno attraverso i loro poteri magici. Tra gli eroi mitici non si può scordare anche Fionn mac Cumhail, capo dei Feniani, una confraternita di guerrieri iniziati. Fionn possiede poteri magici che utilizza per eliminare le forze sovrannaturali che minacciano il suo paese.


Le feste celtiche
Il calendario celtico si basava su un computo complesso, regolato sia dal ciclo solare che da quello lunare. Il ciclo solare scandiva l'anno in due fasi, segnate dalla festa di Samain e di Beltane; queste due fasi principali erano ulteriormente divise in due parti uguali, segnate dalle festività minori di Lugnasad e Imbolc. Erano festività del fuoco. Nella festa di Samain, il primo novembre, ha inizio la parte oscura dell'anno. In tale occasione le porte degli inferi si aprivano e gli spiriti dei morti tornavano a vagare nel mondo terreno. Il 1 maggio incominciava invece la parte luminosa dell'anno, con la festa di Beltane che significava "fuoco di Bel" dedicata probabilmente a Belenus.
Il primo agosto era la volta della festa di Lugnasad in cui si festeggiava la mietitura e il nuovo raccolto, celebrando la fertilità della terra, dedicato al dio Lug. Il 1 febbraio si celebrava invece la festa di Imbolc (letteralmente"latte di pecora") che era una festa di purificazione e rinascita, in cui si celebrava la Dea Madre e si festeggiava la nascita degli agnelli. Durante la celebrazione il latte veniva versato copiosamente sulla terra a simboleggiare la fertilità. Accanto a queste che erano le date più importanti del calendario solare, c'erano delle date variabili legate al calendario lunare.

Mitologia gallese
La mitologia gallese, che contiene ciò che resta della mitologia britannica pre-cristiana (cioè quella celtica), è giunta fino ai nostri giorni in forme alterate attraverso la manoscritti medievali gallesi come il Libro rosso di Hergest, il Libro bianco di Rhydderch, il Libro di Aneirin e il Libro di Taliesin.
Le storie narrate in prosa nel Libro rosso di Hergest e nel Libro bianco di Rhydderch sono conosciuti come Mabinogion, un titolo dato loro da Lady Charlotte Guest, la prima a tradurli, e poi usato anche dai traduttori successivi. Anche poemi come il Cad Goddeu (La battaglia degli alberi) e liste di memorie come le Triadi gallesi e i Tredici tesori della Britannia contengono materiale mitologico. Questi testi contengono anche le prime forme abbozzate delle successive leggende arturiane e la tradizionale storia della Britannia post-romana.
Altre fonti includono la compilazione storica latina di IX secolo conosciuta come Historia Brittonum, la Historia Regum Britanniae, opera in latino in forma di cronaca, scritta da Goffredo di Monmouth (XII secolo) e anche folklore successivo come The Welsh Fairy Book di W. Jenkyn
Personaggi
I gallesi erano divenuti cristiani da molti secoli prima che la loro antica mitologia fosse messa per iscritto e che le loro divinità fossero trasformate in re ed eroi del passato. Molte delle figure che presentano caratteristiche divine appartengono a due diverse famiglie rivali: i Plant Dôn (figli di Dôn) e i Plant Llyr (figli di Llyr).
I figli di Dôn
Dôn, figlia di Mathonwy, era la matriarca di una famiglia. Di solito suo marito viene indicato in Beli. Tra i suoi figli sono:
Arianrhod
Gwydion
Gilfaethwy
Gofannon
Amaethon
La famiglia include anche i figli di Arianrhod: Dylan e Llew Llaw Gyffes. Caswallawn (dietro a cui si cela la figura storica di Cassivellauno), viene spesso definito figlio di Beli.
I figli di Llŷr
Llŷr, il patriarca dell'altra famiglia, viene forse dal dio del mare irlandese Lír. Un'origine straniera è suggerita anche dal suo epiteto, Llediaith ("Discorso a metà"). Sua moglie viene solitamente indicata in Penarddun e tra i loro figli ci sono:
Manawydan
Bendigeidfran
Branwen
Penarddun ebbe anche due figli, Nisien e Efnisien, da Eurosswydd. Caradawg (dietro a cui si cela la figura storica di Carataco) viene definito figlio di Bendigeidfran.
Altre probabili divinità
Arawn
Avalloc
Blodeuwedd
Ceridwen
Creiddylad
Cyhiraeth
Gwenn Teir Bronn
Gwyn ap Nudd
Llefelys
Lludd Llaw Eraint
Mabon ap Modron
Modron
Rhiannon
Altri personaggi
Cigfa
Gwern
Math ap Mathonwy
Matholwch
Pryderi
Pwyll
Taliesin
Teirnon
Personaggi arturiani
Aurelio Ambrosio (Ambrosio Aureliano)
Artù (Re Artù)
Bedwyr (Bedivere)
Cai (Kay)
Cadwr (Cador)
Caradog Freichfras (Caradoc)
Culhwch
Drustan (Tristano)
Essylt (Isotta)
Geraint
Gwalchmei (Gawain)
Gwenhwyfach
Gwenhwyfar (Ginevra)
Mabon e Modron
Macsen Wledig (Magno Massimo)
Medrawd
Myrddin Emrys e Myrddin Wyllt (Merlino)
Olwen
Owain (Ywain)
Peredur (Perceval)
Urien
Uther Pendragon
Vortigern
Lista di divinità celtiche
Gli dei e le dee della mitologia celtica sono conosciuti da una varietà di fonti e per le quali sopravvivono molte statue, offerte votive, dediche e oggetti di culto del periodo pre-classico e classico.
Esisterebbero diversi tipi di divinità, quelle invocate da tutti i celti e quelli invece locali, che erano più che altro dei geniii loci, cioè più degli spiriti del mondo, ognuno dei quali proteggeva ogni singolo albero, ogni singola montagna, ogni singolo fiume.
C'è anche una grande quantità di materiale scritto irlandese e gallese che si pensa preserverebbe elementi della mitologia pre-cristiana. Nelle fonti della mitologia irlandese, i Tuatha Dé Danann sono comunemente rappresentati come un pantheon divino. Tuttavia gli stessi testi presentano un tentatvio monastico di evemerizzare o demonizzare i Tuatha Dé Danann. Gli scritti irlandesi a volte identificano esplicitamente le divinità, mentre, per contrasto, nessuno dei personaggi della mitologia gallese sono identificati come divini.
Antiche divinità galliche e britanniche
Maschili
Abandino - Forse un dio del fiume
Abellio - (Abelio, Abelionni) Un dio degli alberi da frutto
Alauno - (Fin) Un dio del sole
Alisanos - (Alisauno)
Ambisagro - Un dio del tuono e della luce
Anextiomaro - (Anextlomaro, Anextlomara) Un dio del sole
Atepomaro - Un dio del sole
Arverno - Un dio tribale
Arausio - Un dio dell'acqua
Babdah - Un corvo che frequentava i campi di battaglia cibandosi dei corpi e del sangue dei morti
Barinto - (Manannán mac Lir) Un dio del mare e dell'acqua
Belatu-Cadros - (Belatucadros, Belatucadro, Balatocadro, Balatucadro, Balaticauro, Balatucairo, Baliticauro, Belatucairo, Belatugago, Belleticauro, Blatucadro e Blatucairo) Un dio dell'acqua
Borvo - (Bormo, Bormanus) Dioe dei minerali e delle sorgenti
Buxeno
Camulos - (Camulo, Camulos) Un dio della guerra
Canetonnessis
Cernunnos - Un dio maschile cornuto
Cicolluis
Cimbriano
Cissonio - (Cisonio, Cesonio) Un dio del commercio
Cnabezio
Cocidio - Un dio della guerra
Condatis - Un dioe delle confluenze dei fiumi
Contrebis - (Contrebis, Contrebo) Un dio di una città
Dii Casses
Dis Pater - (Dispater) Un dio degli inferi
Esus - (Hesus)
Fagus - Un dio dei faggi
Genii Cucullati - Spiriti incappucciati
Grannos - (Gramnos, Gramnnos) Un dio della salute, dei minerali e delle sorgenti
Icauno - Un dio di un fiume
Intarabo
Iovantucaro - Un protettore della giovinezza
Leno - Un dio della salute
Leucezio - (Leucetius) Un dio del tuono
Lugus
Luxovio - (Luxovius) Un dio dell'acqua cittadina
Maponos - (Maponus) Un protettore della guiovinezza
Mogons - (Moguns)
Moritasgus - Un dio del sole
Mullo
Nemauso
Nerio
Nodens - (Nudens, Nodons) Un dio della salute, del mare, della caccia e dei cani
Ogmios
Robur - Un dio delle querce
Rudianos - Un dio della guerra
Segomo - Un dio della guerra
Smertrios - (Smertios, Smertrius) Un dio della guerra
Sucellos - (Sucellus, Sucellos) Un dio dell'agricoltura, delle foreste e delle bevande alcoliche
Taranis - Un dio del tuono
Toutatis - (Caturix, Teutates) Un dio tribale
Veteris - (Vitiris, Vheteris, Huetiris, Hueteris)
Virotutis - Un dio del sole
Visucio
Vindonno - Un dio del sole
Vinotono
Vosegus
Femminili
Abnoba
Adsullata
Aericura
Agrona
Ancamna
Andarta
Andraste
Arduinna
Aufanie
Arnemezia
Artio
Aventia
Aveta
Belisama
Brigantia
Britannia
Camma
Campestres
Clota
Coventina
Damara
Damona
Dea Matrona
Dea Sequana
Epona
Erecura
Icovellauna
Litavis
Mairie
Nantosuelta
Nemetona
Ritona (Pritona)
Rosmerta
Sabrina
Senua
Sequana
Sirona
Sulevie
Sulis
Tamesis
Verbeia


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