Questo BLOG è il risultato di una vasta ricerca sulle maggiori religioni diffuse nel mondo. Qui potrete trovare una spiegazione obbiettiva delle credenze, delle divinità e del pensiero dei vari culti.

mercoledì 1 aprile 2009

LE RELIGIONI

Una religione è un insieme di credenze, riti, comportamenti, riconosciuto da un gruppo di persone

Il termine religione deriva dal latino relìgio, la cui etimologia è ancora incerta: secondo Cicerone (De natura deorum II, 28, 72) la parola deriva dal verbo relegere, ossia "rileggere", intendendo una rilettura degli eventi naturali come opera di entità soprannaturali. Al contrario, Lattanzio nel suo Divinae institutiones (IV, 28) - e ripreso da sant'Agostino (Retractationes I, 13) la parola deriva da un altro verbo, religàre, cioè "legare, vincolare", nel significato di legare l'uomo alla divinità. Altre possibili etimologie, benché meno probabili, fanno risalire la parola ai verbi relegàre ("allontanare, dividere", che sottolinea la separazione tra le cose sacre e profane), religere ("considerare diligentemente" gli dei), religàre (vincolare gli uomini nella comunità sotto le stesse leggi e lo stesso culto) e re-eligere (scegliere ancora, effettuare una nuova scelta).
Anche sulla definizione del termine religione vi sono notevoli diversità tra le proposte dagli studiosi. Indicativamente possono essere delineate due definizioni generali: in senso stretto, la religione si riferisce al rapporto tra l'uomo e una o più divinità. Corrisponde alla definizione del senso comune di religione. In tal modo però non viene considerata religione il buddhismo primitivo. In senso lato, la religione viene intesa come via di salvezza naturale e/o soprannaturale: questo includerebbe anche le "religioni atee" come appunto il buddhismo primitivo, ma renderebbe indefinito il confine semantico del termine permettendo di inglobare in esso fenomeni come la magia o anche il comunismo, solitamente non considerate religioni vere e proprie.
La religione comprende in ogni caso elementi che possono essere collocati su tre livelli:
soggettivo o noetico o intellettuale: credenze (o dogmi, nella tradizione cristiana) di natura filosofica, etica o metafisica riguardanti il cosmo, l'uomo, la divinità;
oggettivo o pratico: riti-culti privati o collettivi che devono essere seguiti per garantire un adeguato legame tra l'uomo e la divinità;
sociale o etico-morale: obblighi e divieti (ad esempio i dieci comandamenti nella tradizione giudaico-cristiana) codificati e tramandati entro il contesto sociale che regolano i rapporti tra gli individui.
Alcune religioni (ad es. i tre grandi monoteismi) sono dette "rivelate" in quanto si ritengono depositarie di una rivelazione e spesso adottano dei testi sacri nei quali sono comprese tutte o parte delle rivelazioni divine.
Un'altra importante distinzione è quella tra religioni nazionali o etniche, diffuse esclusivamente o prevalentemente all'interno di un determinato gruppo etnico-sociale (ad es. Ebraismo, Induismo), e religioni universali, caratterizzate da una spinta missionaria più o meno marcata (ad es. Cristianesimo, Islam, Buddhismo).

Classificazione
Una prima classificazione delle religioni, in base al numero e alla qualità della divinità, può essere la seguente:
Monoteismo
Per Monoteismo (dal greco "μόνος" = unico, solo e "θεός" = dio) si intende la fede in una sola divinità identificata con il termine Dio. È noto che spesso si è avuta un'evoluzione da un culto di tipo enoteistico, dove i fedeli accettano l'esistenza di altri dei stranieri, ma adorano solo ed esclusivamente il loro dio, a quello monoteistico.
Politeismo
Il Politeismo è un tipo di religione e di culto in cui il credo si fonda sulla devozione o l'adorazione di più dèi o divinità, posti o meno sullo stesso piano di importanza. Il termine deriva dalle parole greche poly+theoi, letteralmente "molti dèi". Il tipo particolare di fede detta dualismo si riferisce a quelle religioni che considerano solo due divinità principali (a questo gruppo si può ricondurre soprattutto il Manicheismo, derivazione dello Zoroastrismo) che, pur riconoscendo un principio del bene e uno del male, considera quello del male come non altrettanto divino ed è pertanto una religione a tutti gli effetti monoteista.
Enoteismo
L'Enoteismo è una forma di culto intermedia tra politeismo e monoteismo in cui viene venerata in particolar modo una singola divinità senza tuttavia negare l'esistenza di altri dei accanto ad essa. Ne sono un esempio i culti misterici, la religiosità araba preislamica o le devozioni particolari di alcune città nei confronti di una divinità specifica.
Panteismo
Il Panteismo (dal greco "παν-" = "tutto", "completo". "θεος" = dio/divino) letteralmente significa "tutto è dio/divino". Normalmente questo si collega alla convinzione che Dio sia coincidente con tutto l'esistente, l'intero universo o la natura. Le forme di panteismo (spesso anche quelle di animismo) normalmente non ammettono che gli aspetti trascendenti della divinità o della realtà siano considerati separatamente da quelli immanenti (concreti).
Animismo
L'Animismo è la forma di religiosità che attribuisce un principio vitale ("anima")ad esseri od oggetti materiali (in molti casi le fedi animistiche attribuiscono virtualmente tale qualità ad ogni oggetto o realtà esistente). Queste forme di religiosità sono state considerate "primitive" per il fatto che sono prevalentemente culti antichi originari di popolazioni e civiltà senza stato. La religione si fonda sul culto di entità incorporee che animano il mondo. La dottrina spiega ogni fenomeno della vita trovandone la causa e l'origine nell'anima, cioè nello spirito vitale che lo determina. Anche i fenomeni naturali fanno credere all'uomo primitivo che tutto ciò che lo circonda sia animato da spiriti molto potenti, anche con aspetti malvagi (che provocano disgrazie, catastrofi ambientali, ecc.) oppure positivi (come la "madre" Terra, l'acqua di fiumi, il Sole). Un esempio di culto animista è lo Shintoismo, religione di stato in Giappone, le cui divinità sono i kami (essenze o demoni) entità spirituali che non sono solo fenomeni materiali, ma nemmeno del tutto trascendenti.


Principali religioni
Buddhismo
Il Buddhismo non dovrebbe essere considerato alla stregua né di una religione né di una filosofia, ma dovrebbe essere definito come una disciplina spirituale di anagogia individuale, anche, se per i milioni di persone che la praticano, è una vera e propria religione. Questa disciplina fu annunciata dal maestro spirituale Gautama Siddhartha, vissuto nel VI secolo a.c., e detto il Buddha, ossia "il Risvegliato". Tale disciplina, attraverso il raggiungimento del satori (ossia il "risveglio spirituale"), si propone di indicare la Via (l'ottuplice sentiero) ed insieme di fornire gli strumenti per il superamento della condizione di sofferenza esistenziale (avidya) in cui versa l'umanità (dottrina buddhista delle 4 Nobili Verità).
Cristianesimo
Il Cristianesimo è la religione più diffusa nel mondo, in particolare nelle regioni occidentali (Europa, America, Oceania). Le forme storiche del cristianesimo sono molteplici, ma è possibile indicare tre principali suddivisioni: il Cattolicesimo, il Protestantesimo, l'Ortodossia.
Tutte queste forme riconoscono, seppure con piccole varianti, che Gesù di Nazaret è il Figlio di Dio, e lo riconoscono come Signore. Credono altresì che Dio è uno in tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
Inoltre considerano la Bibbia (seppure con qualche differenziazione sul numero dei libri) un testo ispirato da Dio. La Bibbia è composta dall'Antico Testamento, che deriva dalla Torah ebraica, e dal Nuovo Testamento: quest'ultimo ruota interamente sulla figura di Gesù Cristo e del suo "lieto annuncio" (Vangelo).
Ebraismo
La religione ebraica è stata la prima religione monoteistica, dalla quale derivano numerosissime altre religioni. Il suo testo sacro è il Tanakh, composto da Torah (Pentateuco), Neviim (Profeti) e Ketuvim (Agiografi). Oltre a questi, è riconosciuto il Talmud, testo fondamentale della pratica religiosa ebraica. A differenza del Cristianesimo, gli Ebrei danno molta importanza alla venuta del Messia, che essi attendono tutt'ora.
Induismo
L'Induismo è la più antica delle principali religioni del mondo, con una storia plurimillenaria risalente ad oltre 6000 anni fa, ed è attualmente la terza più diffusa, dopo il Cristianesimo e l'Islamismo. Possiede più testi sacri, tra cui i Veda, le Upaniṣad e la Bhagavad Gita. Contrariamente all'opinione popolare, il vero Induismo non è né politeista né monoteista, ma è propriamente una religione enoteista: i diversi aspetti della Divinità (tra cui la Trimurti, ovvero l'insieme di Brahma, Viṣṇu e Śiva, rispettivamente il Creatore, il Preservatore e il Distruttore) e Avatar (come Rama o Kṛṣṇa) adorati dagli indù sono considerati come diverse forme o emanazioni dell'Uno, l'Assoluto o Brahman (principio impersonale e fondante di ogni realtà, da cui scaturiscono tutti gli esseri), forme adottate per rendere Dio accessibile all'uomo.
Islam
L'Islam, il cui libro sacro è il Corano, condivide con l'Ebraismo e il Cristianesimo gran parte dell'Antico Testamento, legittimando il riferimento storico biblico secondo cui Isacco/Israele (progenitore degli Ebrei) e Ismaele (progenitore degli Arabi) erano entrambi figli di Abramo. Riconosce la vita e le opere di Gesù ritenendolo però un profeta. Le due suddivisioni principali sono costituite dall'Islam sciita e dall'Islam sunnita ma esiste un ampio numero di religioni in maggiore o minor misura ispirate ad esso.

Altre religioni, diffuse soprattutto in Asia e in Europa sono:
Odinismo
Ayyavali
Celtismo
Caodaismo
Confucianesimo
Bahá'í
Satanismo
Sciamanesimo
Shintoismo
Sikhismo
Neopaganesimo
Taoismo
Zoroastrismo
Ikuantaismo


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