Soka
Gakkai (dal giapponese Sōka Gakkai, 創価学会:
società per la creazione di valori) è il nome di un nuovo movimento religioso
giapponese di matrice buddhista costituitosi nel XX secolo, in origine come una
delle associazioni laiche della scuola buddhista giapponese Nichiren Shōshū (日蓮正宗), fondata nel XIII secolo dal
discepolo di Nichiren, Nikkō (日興,
1246-1333).
Simbolo internazionale del Soka Gakkay |
L'associazione
promuove e insegna il buddismo così come definito da Nichiren con alla base la
pratica della recitazione del titolo (daimoku) del Sutra del Loto. Tale
formula, in giapponese "nam myōhō renge kyō" (南無妙法蓮華経) è la pratica fondamentale anche nella
scuole Nichiren-shu e Nichiren Shōshū. La Sōka Gakkai era peraltro legata a
quest'ultima scuola buddhista prima di una separazione, verificatasi nel 1991 a
seguito della scomunica del presidente Ikeda e di tutti i membri della Soka
Gakkai che avevano a suo tempo partecipato ad un “Gojukai” con un monaco della
Nichiren Shoshu (la cerimonia di conversione)..
Storia
Il
fondatore della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, nacque in Giappone nel
1871. Educatore, dedicò la maggior parte della sua vita a sviluppare una
pedagogia in grado di riformare il sistema educativo giapponese. Il cuore della
sua filosofia fu la 'teoria del valore': scopo dell'educazione nel suo pensiero
è rendere le persone capaci di creare valore in ogni circostanza. Nel 1928,
insieme a Josei Toda, un giovane insegnante che ammirava profondamente le sue
idee, Makiguchi abbracciò il buddhismo di Nichiren. Nel 1930, i due fondarono
la Soka Kyoiku Gakkai (società educativa per la creazione di valore),
antesignana dell'attuale Soka Gakkai, e Makiguchi ne divenne il presidente.
All’inizio,
la Soka Kyoiku Gakkai era una riunione informale di educatori che erano
interessati e rispondenti alle idee educative di Makiguchi. Mentre il gruppo
professava la fede nel buddhismo di Nichiren come base per le proprie teorie
educative, essa era fondata sui concetti ideologici chiave della ricerca,
condotta da Makiguchi per tutta la vita, intitolata la “Filosofia del Valore”
(Kachi Ron). Pur essendo nata come un piccolo gruppo di educatori, la Soka
Kyoiku Gakkai si sviluppò gradualmente fino a diventare un gruppo numeroso e
connotato dal punto di vista religioso. Alla fine, l’integrazione delle due si
trasformò in un movimento di riforma focalizzato sulla diffusione della
“Filosofia del Valore” nella società (giapponese) come principio guida per la
vita quotidiana.
Nel
1936 vennero condotti regolarmente incontri informali tra la Nichiren Shoshu e
Makiguchi, aventi come oggetto lo studio degli insegnamenti buddhisti e come
propagare la Vera Legge insegnata da Nichiren. Nell’Agosto dello stesso anno,
il primo Corso estivo di formazione si tenne al Tempio Principale Taisekiji,
segnando il deciso spostamento verso un’organizzazione maggiormente attiva
sulla religione. Contemporaneamente, cominciarono diverse altre attività per
indicare la nuova direzione, una rottura dai semplici confini dell’educazione
verso un mezzo più religioso di realizzare le riforme. In linea con la loro
nuova politica, la cerimonia formale di fondazione per la Soka Yoiku Gakkai
venne condotta ad Azabu, Tokyo, al ristorante giapponese Kikusuitei nel 1937.
Dai discorsi e le lezioni del Sigr. Makiguchi stampati sul periodico Kachi Gozo
(la Creazione del Valore), è possibile avere una visione approfondita
dell’ideologia e degli obiettivi della Soka Kyoiku Gakkai.
“Il
guadagno sopra la perdita; il beneficio sopra il danno; il bene sopra il male;
la bellezza sopra la bruttezza. È la natura intrinseca dell’uomo, ed anche il
suo stato ideale, a ricercare continuamente ciò che è di maggior valore su ciò
che è di minor valore in tutti gli aspetti della vita, incessantemente aspirare
alla perfezione finché si è raggiunta l’estrema felicità assoluta. Questo è il
vero significato di vivere una vita basata sulla filosofia cosiddetta della
creazione del valore.
In
conformità con questo desiderio di cercare ciò che è fondamentale, (Nichiren
Daishonin) rivelò il Dharma Mistico (Myoho), l’essenza del Buddhismo, come la
Via di vita con il più alto valore, e così differenziando il Suo insegnamento
da quello degli altri. Dobbiamo distinguere tra la vita fondata sulla creazione
del maggior valore da quella dei modi di vita inferiori, prevalenti, che
esistono nelle nostre società …
Il
maggior obiettivo della Soka Kyoiku Gakkai è creare questo altissimo valore
nella nostra vita quotidiana, provare e studiare la sua validità tramite le
nostre esperienze nella nostra vita quotidiana, ed è verso questo fine che
dobbiamo guidare e dirigere tutti gli altri”.
In
breve, il primo presidente della Soka Kyoiku Gakkai, Makiguchi, insegnò che
l’obiettivo primario dell'associazione era la creazione di valore che definì
con tre parametri: “bene, guadagno e bellezza” dove il termine “guadagno” sostituisce
quello di “verità” della formulazione kantiana. Nel 1940 si svolse il secondo
Incontro Generale al Gunjin Kaikan (Club degli Ufficiali Militari) a Kudan,
Tokyo, con la partecipazione di oltre trecento ospiti e membri. L’anno
seguente, 1941, sul Kachi Sozo (La Creazione del Valore), il periodico mensile
della Soka Kyoiku Gakkai, venne stampato un rapporto sulla crescita dei membri
ad oltre tremila credenti.
La
nazione giapponese, incapace di uscire dal prolungato conflitto
sino-giapponese, era sul punto di entrare in un’altra guerra contro le forze
alleate degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito. Era un periodo di
tensione crescente, dato che nel dicembre di quello stesso anno, sarebbe
cominciata la guerra del Pacifico. La società prebellica giapponese sotto il
governo militarista esercitò una pressione involontaria ancora maggiore sulle
vite di tutti i giapponesi. Venne imposta rigidamente una politica di controllo
del pensiero; anche la religione e le ideologie erano sempre più soggette ad uno
stretto controllo. I pensieri filosofici della Soka Kyoiku Gakkai non facevano
eccezione; anch’essi dovevano rapidamente mutare in quelli di aspetto
estremamente militaristico, riflettendo il background sociale di quest’epoca.
Con
l'inizio della seconda guerra mondiale, il governo militarista avviò una
politica fortemente repressiva. In nome della pace e della sicurezza nazionale
tutte le religioni furono costrette a unificarsi sotto l'egida dello
Shintoismo. Nel 1943 Makiguchi e Toda con altri leader dell'organizzazione si
rifiutarono di accettare questi compromessi e vennero arrestati e incarcerati
con l'accusa di blasfemia. Makiguchi morì in carcere il 18 novembre 1944
all'età di 73 anni. Il 3 luglio del 1945 Josei Toda venne rilasciato. Dopo la
seconda guerra mondiale e la proclamazione della libertà di culto, il discepolo
di Makiguchi e secondo presidente Josei Toda nel 1946 decide di rinominarla
Soka Gakkai (Società per la creazione di valori), convinto che la missione
dell'organizzazione non debba fermarsi solo all'educazione, ma debba aprire la
strada all'applicazione concreta del Buddhismo di Nichiren come modello di vita
e di azione per le persone comuni.
Il
3 maggio 1951 Toda diventò il secondo presidente della Soka Gakkai, e si
ripromise di convertire 750.000 famiglie alla fede della Nichiren Shōshū.
Dedicò il resto della vita al raggiungimento di questo obiettivo. Nel 1957, in
piena guerra fredda, pronunciò una storica dichiarazione contro le armi
nucleari. Da allora le iniziative per la pace avrebbero costituito una delle
attività principali della Soka Gakkai,mentre i critici di questa scuola
buddista sostengono pero' che fossero iniziative (anche la dichiarazione di
Toda del '57) solo motivate dal fatto che il Giappone,semplicemente,era impossibilitato
per ovvie ragioni di armarsi di armi nucleari e persino di un vero esercito
efficiente. Il 2 aprile 1958 Toda morì. Il 3 maggio 1960 Daisaku Ikeda divenne
il terzo presidente della Soka Gakkai. Nel 1968, Ikeda fondò una serie di
istituzioni come la Soka University, l'associazione concertistica “Min-On”, e
il Museo Fuji finalizzate a promuovere ideali di pace, cultura ed educazione.
Dagli anni Settanta, vennero promosse iniziative per la pace in tutto il mondo.
Oggi
la Soka Gakkai Internazionale, fondata nel 1975, è una ONG accreditata presso
le Nazioni Unite, presente in 198 paesi del mondo e annovera circa 12 milioni
di seguaci.
Sino
agli anni Novanta la SGI era un'affiliazione laica della Nichiren Shōshū,
scuola buddhista cui faceva riferimento per la dottrina e l'approfondimento
religioso. Nel novembre 1991, il 67° Sommo Patriarca della Nichiren Shōshū
ufficializzava la rottura con una notifica di scomunica nei riguardi del
Presidente Ikeda, che non seguendo la corretta interpretazione degli insegnamenti
di Nichiren, veniva espulso dalla Nichiren Shōshū. Il motivo scatenante fu una
riunione in cui Ikeda risulterebbe aver parlato impropriamente di termini
dottrinali basilari, e avrebbe fatto riferimento all'Inno alla Gioia di
Beethoven, in cui si nomina Dio. In realtà, già da tempo i rapporti con la Soka
Gakkai erano tesi, in quanto quest'ultima rifiutava tendenzialmente la linea di
condotta della Nichiren Shōshū in campo dottrinale, tanto da aver chiesto al
governo giapponese di poter vendere oggetti con il marchio "The World
Nichiren Sect".
Già
negli anni Settanta, Daisaku Ikeda era stato scomunicato, per comportamenti
contrari al corretto insegnamento di Nichiren, e aveva successivamente
ritrattato, giurando profonda obbedienza alla Nichiren Shoshu. La Soka Gakkai,
da parte sua, rispondeva alla notifica con il rifiuto della scomunica.
In
Italia, l'Associazione Italiana Nichiren Shoshu (AINS), che sostituì
l'originaria Italiana Nichiren Shoshu (INS), fino a diventare nel 1987 ente
morale, ha rappresentato la Nichiren Shōshū fino all’avviso di scioglimento
(Notice to Disband), che fu mandato dalla Nichiren Shōshū il 7 novembre 1991
alla Soka Gakkai, e al successivo Decreto di Scomunica, del 28 novembre 1991.
Cambiato
nome e statuto, la Soka Gakkai cambiava il testo delle preghiere silenziose, il
significato del Daimoku, la struttura della liturgia e infine l'oggetto di
culto, producendo honzon in proprio, copiandoli da una matrice in legno
dedicata ad un prete di un tempio locale. Da quel momento, molti membri smisero
di praticare, altri restarono fedeli al Tempio Principale, la maggior parte
tuttavia restò legata all'associazione, che ovviamente dovette cambiare nome in
Associazione Italiana Soka Gakkai (in seguito diventata Istituto Buddista Soka
Gakkai), modificando pian piano la c. d. pratica secondaria (pratica del
Gongyo), stampando in seguito il proprio oggetto di culto dalla matrice del
patriarca Nichikan e scegliendo di rinunciare alla rigida ortodossia tramandata
dalla Nichiren Shōshū per rendere più "attuale" il suo insegnamento.
In pratica, fondando un movimento di Buddhismo, basato soprattutto sul Sutra
del Loto, sugli scritti di Nichiren Daishonin, e sulle guide dell'attuale
presidente ikeda.
Ora,
la Sōka Gakkai opera come un gruppo indipendente sia dottrinalmente sia
organizzativamente. Molti, pertanto, considerano la Sōka Gakkai attuale come
una "nuova" religione.
In
Italia la Soka Gakkai ha la sede centrale a Firenze; secondo alcune stime nel
1997 essa contava più di 20.000 membri nella penisola, tra cui alcuni
personaggi molto famosi, come Roberto Baggio, che ha aperto una sala di
riunione a Thiene, e Sabina Guzzanti, la quale dichiarò in un'occasione:
"Io pratico il Buddismo da vent’anni e tutto quello che c’è di bello e di
importante nella mia vita è legato al Buddismo. Da vent’anni leggo i discorsi
del presidente Ikeda e mi domando se sto mettendo in pratica i suoi
insegnamenti. Mi confronto con il suo pensiero, mi commuovo e mi rafforzo
grazie al suo esempio e in cuor mio prometto di utilizzare tutto il mio
talento, le mie capacità, la mia umanità, il mio tempo per realizzare la pace
così come il Buddismo insegna… Il Buddismo nasce… per dire che siamo tutti
ugualmente degni di rispetto".
Oggetti di culto
"originali" e "contraffatti"
La
questione del cambio degli oggetti di culto, divenuta ovviamente uno dei
maggiori punti nodali della controversia religiosa, ha determinato la
pubblicazione da parte della Nichiren Shōshū del libretto "100 Questions and
Answers about the Soka Gakkai Counterfeit Gohonzon" e della guida "The Grave Crime of the
Soka Gakkai's Distributions of Counterfeit Gohonzons", data il 25
settembre 1994 dal Rev. Kotoku Obayashi, allora capo del Tempio Myokoji. Da
questi documenti, tra l'altro, si evince che le misure del "nuovo"
honzon siano 20 x 39,5 cm, cioè 2,8 x 2,7 cm più grandi dell'originale Okatagi
Gohonzon, trascritto dai Sommi Patriarchi e affidato dalla Nichiren Shōshū ai
propri fedeli. Inoltre, sembrerebbe che la parte centrale contenente le
iscrizioni nei Gohonzon della Soka Gakkai sia un tutt'uno con la cornice
decorativa che la circonda, come se fosse stampata su un unico foglio.
Il
Gohonzon da cui sono copiati gli oggetti di culto della Soka Gakkai proviene
dal Tempio Jo'enji nella Prefettura di Ibaraki. Esso venne trascritto dal 26°
Sommo Patriarca Nichikan Shonin il 13 giugno del 1720, e porta l'iscrizione
"Affidato a Daigyo Ajari Honsho-bo Nissho dell'Honnyo-zan Jo'enji nel
paese di Kogusuri nella provincia di Shimosuke". Questa dedica è stata
tuttavia cancellata nelle copie attuali della Soka Gakkai, poiché testimonia
l'affidamento ad una singola persona di quel Gohonzon.
Il
59° Sommo Patriarca, Nichiko Shonin spiegò il significato dell'iscrizione di
affidamento e l'importanza del principio che la connette alla fede e alla guida
della persona a cui viene affidato il Gohonzon: "In questa scuola, se non
si è la persona citata nell'iscrizione per l'affidamento di un oggetto di
culto, che è la presenza, non si sarà in grado di raggiungere forte fede o
raggiungere la Buddhità nella propria forma presente". Lo stesso Daisaku
Ikeda aveva detto:"Solo i successivi Sommi Patriarchi, cui è stata
conferita la linfa vitale della Legge, iscrivono il Gohonzon che noi riceviamo,
basandosi sul principio che siano un'emanazione del Buddha Originale".
La pratica di
Gongyo e Daimoku
Il
Buddhismo di Nichiren Daishonin fonda la pratica religiosa sulla recitazione di
versi scelti del Sutra del Loto, trascritto dal Sanscrito al cinese antico e
pronunciato in giapponese secondo la lettura On Yomi) e delle sillabe «Nam
myoho renge kyo». Nella liturgia della Soka Gakkai queste due pratiche prendono
il nome di Gongyo e Daimoku. La recitazione del Gongyo si fa al mattino ed alla
sera di fronte al Gohonzon: per chi non lo conoscesse a memoria (in pratica
tutti i principianti) ma anche per chi lo recita da anni, è consigliato
leggerlo da un apposito libretto. Vengono recitati due dei ventotto capitoli
del Sutra del loto, e precisamente la sezione in prosa del secondo (Hoben) e la
sezione in versi del sedicesimo (Juryo), come indicato da Nichiren in una delle
sue lettere "Risposta al prete laico Soya”; lo scopo è per i credenti
quello di dare il ritmo giusto alla giornata e di stabilire dentro di sé una
pratica assidua e corretta.
Il
Daimoku, invece, consiste nella recitazione di «Nam myoho renge kyo», a volte
anche per più ore consecutive. Il Daimoku ha come funzione principale quella di
consentire a chi lo recita di entrare in diretto contatto con il flusso del
ritmo fondamentale della vita, e permettere al praticante un graduale sviluppo
esistenziale verso una consapevolezza della vita sempre più profonda. Questo
processo venne definito da Ikeda rivoluzione umana perché stimolerebbe la parte
migliore dell'uomo a uscire allo scoperto, nutrendola giorno per giorno e
permettendo dunque di riconoscere e far scaturire da sé stessi le proprie
infinite potenzialità.
Con
il daimoku, inoltre, è possibile trasformare (o illuminare) l'oscurità
fondamentale insita nella vita di ognuno, concentrandosi sullo sviluppo della
propria umanità: un'apertura del proprio cuore al mondo, che infine permettendo
il cambiamento di sé stessi e degli altri in vite realizzate e felici,
arriverebbe a trasformare il destino dell'umanità. Tale cambiamento è chiamato
«Kosen Rufu» e sostanzialmente è lo scopo comune di ogni membro della Soka
Gakkai.
Attività
La
Soka Gakkai è un'organizzazione non governativa che si presenta come
tutelatrice dei diritti umani e della pace. Collabora con molte organizzazioni
fra cui Green Cross International fondata del premio Nobel Gorbaciov (con cui
il presidente Ikeda intrattene una serie di dialoghi pubblicati col titolo Le
nostre vie s'incontrano all'orizzonte) che promuove La Carta della Terra. Il
presidente della Soka Gakkai Internazionale Daisaku Ikeda si presenta come
promotore di questi ideali di pace e di dialogo.
In
Italia, l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai è stato riconosciuto come Ente
di culto dotato di personalità giuridica con decreto del Presidente della
Repubblica il 20 novembre 2000. Il governo italiano ha però bloccato, nel 2007,
la procedura per l'Intesa (tra fedi religiose e Stato) con la Soka Gakkai,
procedendo invece con tutte le altre otto che l'avevano richiesta (tra cui:
Chiesa Apostolica in Italia, Unione Buddhista Italiana, Chiesa Greco-Ortodossa,
Chiesa Valdese) in seguito alla necessità della SG di operare una modifica di
Statuto.
Le
sedi nazionali della Soka Gakkai dipendono, per l'elezione delle massime
cariche, dal nulla osta della Presidenza della Soka Gakkai Giapponese, mentre
il ritiro dello stesso nulla osta determina la decadenza delle cariche
medesime. In Italia questo principio è sancito dall'articolo 19 dello Statuto
dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG).
Dal
1958 si tiene ogni 16 marzo la Festa della divisione giovani della Soka Gakkai,
in commemorazione della grande riunione tenuta dalla divisione giovani con la
presenza del secondo presidente Josei Toda.
La
Soka Gakkai partecipa alla Consulta giovanile per il pluralismo culturale e
religioso istituita il 15 dicembre 2006 con decreto del Ministro per le
Politiche Giovanili e per le Attività Sportive di concerto con il Ministro
del'Interno e presentata il 10 gennaio 2007. La consulta è formata da ragazzi
dei diversi credi cristiani, ebrei, musulmani e buddisti. L'Istituto Buddista
Italiano Soka Gakkai non fa parte dell'Unione Buddhista Italiana (associata
all'Unione Buddhista Europea), in cui sono invece rappresentate la maggior
parte delle altre tradizioni buddhiste presenti nel Paese.
Come
risulta anche dall’Ordine del Giorno del Consiglio direttivo dell’UBI del
24/1/98, nel quale si specifica che "Nessuna richiesta di adesione all’UBI
è mai stata avanzata dalla Soka Gakkai e in ogni caso lo Statuto dell’UBI, in
quanto riconosce pari validità e dignità a tutte le tradizioni buddhiste, non
consente l’adesione di organizzazioni che si dichiarano uniche ed esclusive
rappresentanti del Dharma autentico contestando la validità delle altre
tradizioni". Questa precisazione è stata confermata da un Comunicato della
Soka Gakkai Italiana.
Controversie
e critiche
La
Soka Gakkai, è stata spesso oggetto di aspre polemiche da parte dei mass media.
Molti dei critici sostengono che la Soka Gakkai non rispetti il principio
(sancito dall'articolo 20 della Costituzione giapponese) di separazione fra
religione e politica per via di legami con il partito politico nipponico
Komeito. Si afferma che pur fondata su ideali genuini, la Soka Gakkai, si è,
via via, trasformata in un sistema di potere, potendo contare su 12 milioni di
adepti (tra i quali gli 8 milioni di elettori del Komeito), amicizie influenti
e frequentazioni dei maggiori leader mondiali, anche alcuni tra i più discussi
e controversi, come Manuel Noriega, Nicolae Ceauşescu e Fidel Castro.
La
Soka Gakkai è stata in Italia inclusa nel rapporto della Direzione centrale
polizia di prevenzione "Sette religiose e nuovi movimenti magici in
Italia" redatto nel 1997, dove si afferma, in generale, che tratta di
"dottrine e pratiche rituali spesso molto distanti dalle confessioni di
origine", e aggiungendo in particolare che nel caso del "buddismo
della Soka Gakkai, basato sul Sutra del Loto, la massima autorità buddista, il
Dalai Lama, non la riconosce". In Francia una commissione parlamentare,
nel 1995 e nel 1999 (Rapporto Guyard), e in Belgio un'analoga commissione d'inchiesta
della Camera dei Rappresentanti, nel 1997, hanno incluso la Soka Gakkai in una
lista di organizzazioni religiose le quali, secondo le commissioni, devono
essere ritenute delle «sette» a tutti gli effetti.
Le
critiche di "settarismo" sono mosse anche da ex membri che accusano
la Soka Gakkai di attività anti-sociali e violazione dei diritti umani. Nello
specifico, gli ex membri denunciano:
l'assenza di democrazia all'interno dei
gruppi Soka, con ogni decisione presa dall'alto ed un sistema di poteri interno
e responsabilità simile al multilevel-marketing;
la distanza dall'ortodossia tradizionale
del buddhismo e anche dal buddhismo di Nichiren;
lo sfruttamento del lavoro personale degli
adepti e la spinta ad acquistare oggetti commercializzati dalla Soka Gakkai;
meccanismi di condizionamento mentale
analoghi a quelli di altre sette.
Soprattutto
in Giappone, critiche vengono mosse da chi sostiene che le posizioni della Soka
Gakkai favorevoli alla pace, le raccolte di firme contro la pena di morte
(queste però mai effettuate nel paese nipponico, dove la Soka Gakkai mai si è
opposta alla condanna capitale che in Giappone si attua per impiccagione), la
promozione dell'ambientalismo, non siano che iniziative di facciata per
favorire il proselitismo all'estero e che si scontrano con la
"pratica" degli attivisti, così, ad esempio, il Komeito ha votato a
favore dell'invio di 500 soldati giapponesi in Iraq e del progetto
dell’esecutivo di riarmare il paese con due disegni di legge atti alla
ristrutturazione dell’apparato militare.Secondo il giornale Peace Reporter, gli
esponenti politici del Komeito sono tutti membri della Soka Gakkai, nonostante
il partito sia formalmente separato da essa.
L'attuale
partito di riferimento della Soka Gakkai è il New Komeito Party nato da una
fusione, avvenuta nel 1998, con il Clean Government Party e il New Peace Party
i cui membri non appartenevano necessariamente alla Soka Gakkai. Per il Japan
Times questo ha portato a delle importanti differenziazioni tra il New Komeito
Party e la Soka Gakkai su alcuni argomenti cruciali di politica estera, dovendo
il primo rispondere alla coalizione e a diverse posizioni interne. Ad essere
criticata è anche la dottrina: secondo la scuola buddhista Nichiren Shoshu, la
Soka Gakkai praticherebbe e promuoverebbe un buddhismo Nichiren di tipo
"spurio", talvolta assai distante dal Dharma originale del buddhismo
e dai suoi principi fondamentali.
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